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Non sono pallidi i ravanelli

Oltre a essere belli da vedere, i ravanelli possono essere protagonisti di gustose ricette di stagione


Già a vederli infondono allegria e invogliano a mangiarle: delle palline dal colore fucsia scuro e dalle foglie verdi. Le piccole dimensioni e la forma rotonda ricordano la ciliegia, ma la polpa bianca e quel sapore leggermente pungente esprimono la loro personalità e rendono i ravanelli unici. La pianta è originaria dell’Asia Centrale e, nonostante noi italiani siamo abituati a vederli in una sola varietà, ce ne sono veramente tante (basti pensare al daikon giapponese). Ipocalorici, ricchi di acqua, di vitamine e sali minerali, hanno delle proprietà diuretiche e nella medicina orientale sono spesso usati come terapia naturale.

In cucina i ravanelli soffrono un po’ del complesso del “bello che non balla”: il loro fascino estetico ha fatto sì che fossero considerati ortaggi inutili e ridotti a meri oggetti decorativi. Tagliati a rondelle si prestano spesso alla costruzione di creativi mosaici che hanno come protagonisti carne e pesce. Il loro uso da ingredienti portanti è limitato quasi esclusivamente all’insalata o, insieme a carote, finocchi e sedano, vengono spesso pucciati in una vinaigrette di aceto balsamico, olio extravergine d’oliva e senape. Tuttavia, superati i pregiudizi e con un po’ di fantasia, è possibile ricavare da questi ortaggi interessanti ricette.

Provate a tagliarli a metà e a riempirli di formaggio caprino, oppure cuoceteli, frullateli e preparate una crema che renderete come piatto unico con dei crostini. Li potete usare per dare un tocco piccante ai risotti, alla pasta, o come ripieno di torte salate o di rotoli di carne. La salsa di ravanelli è ottima per condire una bistecca o per preparare delle tartine. Ricordate che anche con quelli crudi ci si può sbizzarrire: tagliati a rondelle o a cubetti si possono insaporire qualsiasi piatto freddo: dal couscous al bulgur, dall’insalata di riso (farro, orzo perlato o quinoa) alla tartare di tonno. Li avete mai assaggiati nei maki insieme a salmone e avocado? E nel salame freddo di tonno? Con le alici marinate sono una delizia e le foglie si possono recuperare per una zuppa o anche friggere in pastella. Insomma, prima di dire che i ravanelli sono pallidi e insignificanti, riflettete sulle loro potenzialità di espressione che sono veramente tante.

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